Innovazione e tradizione si stringono finalmente la mano.

Un regolamento tutto nuovo, con paternità ideologica registrata e depositata, si affaccia nel mondo delle competizioni di ricerca tartufo.

Da sempre una realtà appannaggio di pochi, i cui segreti venivano tramandati in via confidenziale solo ad alcuni eletti si è ormai trasformato, divenendo un settore in costante ascesa per numero di praticanti amatoriali, professionisti e competizioni ad esso dedicate. I tempi sono pian piano divenuti maturi per vedere una svolta anche negli eventi dove è possibile un sano e costruttivo confronto con gli altri.

La prospettiva alla base di tale attività è quella di promuovere un format completamente nuovo nell’ambito delle competizioni di ricerca del tartufo presenti sul territorio nazionale da molto tempo anche se, a mio parere, proposte in forma troppo limitata e limitante. L’idea è quella di presentare una modalità di valutazione il più possibile vicina a
quello che l’attività di ricerca tartufi da sempre è stata, dovrebbe essere e mi auguro sarà nel futuro.

Questo progetto si pone lo scopo di diffondere l’utilizzo delle più recenti metodologie educative che affondano le loro basi nella salvaguardia del benessere animale, nel rispetto etologico ed evolutivo del cane e del rapporto intraspecifico che
dovrebbe essere alla base di tale attività, recentemente dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO.

Tutto questo verrà messo in atto attraverso promozioni socioculturali e sportive legate all’eccellenza agroalimentare tipica delle nostre terre riconosciuta universalmente con il limitante termine di “TARTUFO”. Vocabolo che al suo
interno raccoglie un mondo intero, fatto di passione, di storia e di tradizioni antichissime.

Frutto di esperienza e sacrificio millenari tramandate di generazione in generazione attraverso i secoli ma che necessita un adattamento allo scorrere del tempo. Un tesoro ed una cultura che merita tutti i nostri sforzi ed impegno al fine di essere tutelata e risanata da vetuste abitudini e luoghi comuni ormai, fortunatamente, rimaste appannaggio di pochi
soggetti dalla dubbia competenza, guidati spesso da antiquate ed errate credenze ormai destinate a perire. Proiettare nel futuro con finalità degne di tanta passione, romanticismo nella percezione e nella salvaguardia della natura, dei posti segreti che solo lei è in grado di regalarci e dei suoi magici doni legati all’ incessante scorrere del tempo e delle stagioni è il fine che questa attività si prepone per il futuro.

Il progetto prevede di coinvolgere il più presto possibile anche federazioni cinofile di altre nazioni e permettere un sano e costruttivo confronto fra le realtà di un settore dove da secoli l’Italia primeggia nel mondo per tradizione ed assoluta
qualità del prodotto.

 

Nicola De Paolis

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